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Turismo sessuale (per lei)

<p>Turismo sessuale (per lei)</p>

giovedì 7 marzo 2024

Il turismo sessuale non è (più) solo maschile, si calcola che ogni anno siano circa 600mila (30mila le italiane) le turiste del sesso, che abbandonate le mete tradizionali delle ferie volano in luoghi sempre più esotici: tra i più gettonati ci sono Giamaica, Kenya, Santo Domingo, Cuba. L’americana Deborah Pruitt e la lituana Suzanne LaFont se ne sono occupate in una ricerca del 1995, coniando termini come beach boys o rent-a-rasta per indicare i giovani aitanti delle spiagge caraibiche, pronti a soddisfare i desideri di donne di mezza età in vacanza in quelle zone; le “turiste del sesso” partono cariche di fantasie, ma senza mentire a se stesse e pronte a pagare per le prestazioni offerte dagli uomini, ritenuti veri gigolò. Secondo l’Organizzazione mondiale del Turismo la prima destinazione del turismo sessuale femminile resta comunque l’Europa meridionale: in particolare i Paesi dell’ex Jugoslavia, la Turchia e la Spagna, apprezzati dalle russe e dalle signore dell’Est europeo. Magaluf, in Spagna, ad esempio, è considerata la città degli scandali, dove sesso (ma anche alcol e droga) non mancano. Il mare, poi, fa da cornice indimenticabile. Berlino, invece resta in vetta alla classifica delle capitali grazie agli FKK, locali che offrono svago e divertimento (dal bar, al cinema, alle saune e vasche idromassaggio), dove poter conoscere altre persone. Sono frequentati soprattutto da uomini, ma l’accesso è aperto anche alle donne. Esiste uno specifico linguaggio, le “parole magiche” del turismo sessuale, ad esempio; Romance Tourism: si tratta della definizione più edulcorata per definire quel tipo di vacanza nella quale non si cercano solo delle bellezze naturali del posto, ma anche quelle…maschili! Indirect Pay: una donna che intende approfittare delle ferie per dedicarsi ad avventure sentimentali e soprattutto sessuali non deve dimenticare che esistono aitanti giovani (e meno giovani) pronti a soddisfare ogni desiderio femminile in cambio di qualcosa di diverso dal denaro, ovvero l’offerta di regali, omaggi e inviti a cene e aperitivi. Un modo meno diretto, appunto, per essere compensati delle proprie prestazioni! Sanky panky: con questo termine si indica il maggior “pericolo” in cui può imbattersi una donna in vacanza, ovvero l’uomo sfrontato che, invece che chiarire il tipo di rapporto che si può instaurare con la vacanziera (una storia occasionale), finge di essersi perdutamente innamorato di lei. Sugar mommas: anche questo è un termine piuttosto diffuso, anche se poco apprezzato dalle turiste del sesso. Indica proprio le donne che per prassi soggiornano in determinate località dove ritrovano possibilmente lo stesso uomo ad attenderle, per vivere un’avventura a tempo, durante la quale lei fa fronte a tutte le esigenze economiche per non far mancare nulla a stessa e al compagno temporaneo


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